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    ©Vio Dudau/EIB
    • I ministri dell'UE, riuniti in qualità di membri del Consiglio dei governatori della Banca europea per gli investimenti, hanno formalmente approvato la Tabella di marcia strategica del Gruppo BEI e le otto priorità fondamentali dalla stessa stabilite per il braccio finanziario dell'UE
    • Le otto priorità riguardano azione per il clima, digitalizzazione e innovazione, sicurezza e difesa, coesione, agricoltura e bioeconomia, infrastrutture sociali, investimenti ad impatto nei paesi terzi e contributo al rafforzamento dei mercati dei capitali europei
    • I governatori hanno inoltre avviato la procedura di modifica dello Statuto per consentire al Gruppo BEI di sfruttare appieno il proprio potenziale di sostegno dell'economia europea senza per questo compromettere l'ottima situazione della Banca in termini di rating, leva finanziaria e posizione patrimoniale

    L'adozione della Tabella di marcia strategica fa seguito a diversi mesi di intensi scambi tra la Presidente Nadia Calviño e i governi nonché i principali partner e soggetti interessati dell'UE; in particolare la Tabella di marcia è stata oggetto di discussioni ad hoc in occasione delle riunioni del Consiglio "Economia e finanza" (ECOFIN) di febbraio e aprile.

    La Tabella di marcia approvata comprende gli elementi principali di seguito illustrati.

    È previsto il lancio di un programma di investimenti specificatamente dedicato alle "Tecnologie strategiche dell'UE" al fine di accelerare la digitalizzazione e l'innovazione nell'ambito di tecnologie per l'appunto strategiche quali l'intelligenza artificiale, i microchip, le scienze della vita e l'informatica quantistica. L'iniziativa riguarderà l'intera catena del valore, comprese le materie prime critiche, in modo da rafforzare l'autonomia strategica dell'Europa e promuovere l'innovazione interna.

    Facendo seguito al mandato dell'Eurogruppo, la BEI intende ampliare la propria iniziativa di successo dedicata ai campioni tecnologici europei (European Tech Champions) per attirare capitali privati e finanziare così l'espansione di start-up innovative.

    Sarà inoltre replicato il modello degli strumenti finanziari standardizzati in altri ambiti per attirare investimenti privati in settori quali l'efficientamento energetico delle piccole e medie imprese e la riqualificazione degli edifici in tal senso. Si tratta di iniziative che daranno un contributo positivo in vista della realizzazione dell'unione dei mercati dei capitali dell'UE.

    La BEI rafforzerà i propri investimenti e svilupperà nuovi strumenti finanziari per incrementare sensibilmente la resilienza europea a livello di gestione delle risorse idriche e sostenere l'agricoltura, la bioeconomia e la sicurezza alimentare. I programmi forniranno liquidità, raggrupperanno le risorse e renderanno gli investimenti meno rischiosi.

    Per quanto riguarda i paesi terzi il Gruppo BEI si concentrerà maggiormente sulle operazioni ad impatto, ponendosi come principali priorità il sostegno all'Ucraina, nell'ottica di un positivo processo di allargamento dell'UE, il rafforzamento dei partenariati internazionali con i paesi vicini, e il supporto alla strategia dell'UE Global Gateway in Africa e nel resto del mondo.

    I ministri hanno accolto con favore le misure concrete già adottate per dare attuazione alle priorità descritte, ad esempio il piano d'azione che punta a rafforzare ulteriormente il sostegno a favore dell'industria europea della sicurezza e della difesa mantenendo però intatta la capacità di finanziamento della Banca. Il Gruppo BEI ha già modificato la propria politica di finanziamento per ampliare il novero degli investimenti finanziabili nei settori della sicurezza e della difesa includendo ad esempio la mobilità militare, la protezione delle frontiere e altre infrastrutture critiche, lo sminamento e la decontaminazione, la cybersicurezza, lo spazio, le attività di ricerca e sviluppo (R&S) e altre tecnologie e infrastrutture a duplice uso.

    I governatori hanno inoltre avviato la procedura necessaria per apportare determinate modifiche allo Statuto della BEI. In linea con quanto avviene in altre istituzioni finanziarie internazionali, la modifica dello Statuto attribuirà al Consiglio dei governatori della BEI la facoltà di determinare l'indice di indebitamento, ovvero l'importo nominale massimo di prestiti in essere che può essere iscritto in bilancio espresso in percentuale del capitale sottoscritto.

    La procedura legislativa per tale modifica dello Statuto sarà ora portata avanti dagli organi dirigenti della BEI e dal Consiglio, in consultazione con il Parlamento europeo, la Commissione e alcuni parlamenti nazionali.

    Ferma restando la necessità di procedere preliminarmente alla modifica dello Statuto, i governatori hanno convenuto di innalzare l'indice di indebitamento dal 250% al 290% per consentire alla BEI di mantenere i volumi di prestito annuali previsti per il 2024 e di attuare gli ulteriori mandati e garanzie a titolo del bilancio dell'UE senza per questo compromettere i propri coefficienti di leva finanziaria e di capitale. In questo modo la Banca disporrà di un margine sufficiente per l'attuazione della Tabella di marcia strategica e per gli investimenti critici in settori quali ad esempio energie pulite, batterie, coesione sociale e territoriale, sicurezza e difesa, in un'ottica di rafforzamento dell'autonomia strategica dell'Europa. Con l'introduzione del nuovo limite la BEI manterrebbe comunque il proprio coefficiente di capitale primario di classe 1 (Core Tier 1 capital ratio), che è già molto elevato ma che verrebbe ulteriormente innalzato grazie a misure interne di potenziamento dell'efficienza e della redditività; il tutto senza pesare minimamente sui contribuenti europei.

    La BEI continuerà a dedicare oltre metà dei propri finanziamenti annuali all'azione per il clima, con particolare riferimento all'energia pulita e a prezzi accessibili, e rimane sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo di sostenere 1 000 miliardi di euro di investimenti verdi nel decennio critico che si concluderà nel 2030. La Tabella di marcia strategica prevede inoltre che quasi la metà delle somme prestate annualmente dalla BEI sia destinata a progetti nelle regioni della coesione, a testimonianza dell'impegno del Gruppo a favore di una crescita equa e della convergenza degli standard di vita corroborato dalla crescente attenzione riservata agli investimenti in infrastrutture sociali quali sanità, edilizia agevola e strutture educative.

    "Cittadini e imprese si aspettano dall'Europa un sostegno a favore degli investimenti che guardano al futuro, e quindi quelli che li toccano direttamente migliorando la qualità della vita, rafforzando la sicurezza e creando nuove opportunità. La Tabella di marcia strategica del Gruppo BEI offrirà un contributo proprio in questo senso a difesa della prosperità, della competitività e dell'autonomia strategica dell'Europa", ha dichiarato Nadia Calviño, Presidente del Gruppo BEI. "I nostri azionisti hanno approvato una chiara pianificazione per i prossimi anni che fa leva sui punti di forza del Gruppo BEI e apre la strada ad un aumento dell'efficienza e dell'impatto generato grazie ad investimenti potenziati proprio laddove questi possono fare la differenza."

    Rotazioni di presidenza

    Il Consiglio dei governatori della BEI, composto dai ministri designati da ciascuno dei 27 Stati membri (di solito quelli delle finanze), ha inoltre dato il benvenuto a una nuova presidente dell'organo, ha nominato il nuovo presidente del Comitato di verifica e approvato la relazione annuale di quest'ultimo.

    L'odierna seduta annuale è stata presieduta da Vincent Van Peteghem, Vice primo ministro e Ministro delle finanze del Belgio. "La BEI rappresenta un formidabile strumento europeo in quanto mobilita finanziamenti pubblici e privati per sostenere priorità di investimento condivise degli Stati membri", ha dichiarato Van Peteghem prima di cedere la presidenza di turno del Consiglio dei governatori alla Bulgaria. "È stato un piacere e un onore presiedere il Consiglio dei governatori della Banca per l'anno appena trascorso ed è per me motivo di particolare soddisfazione terminare il mio mandato proprio dopo l'adozione di una decisione che consentirà alla banca dell'UE di risultare ancora più incisiva in futuro sulla scorta di una precisa Tabella di marcia."

    "Nella sua veste di braccio finanziario dell'UE il Gruppo BEI continuerà ad offrire finanziamenti a sostegno delle principali priorità all'interno e all'esterno dell'Unione. Il Gruppo BEI svolge un ruolo cruciale nell'ambito del sostegno alla transizione verde e digitale, alla coesione e alle regioni più colpite dall'invasione dell'Ucraina", ha dichiarato Ljudmila Petkova, Vice prima ministra ad interim e Ministra delle finanze della Bulgaria. "Le competenze specialistiche e la solida posizione patrimoniale della BEI saranno le basi che consentiranno alla Banca di mantenere il proprio ruolo di primo piano e affrontare le sfide future."

    Nel quadro del sistema di rotazione previsto dal Regolamento interno della BEI, Christoph Haas ha ceduto la presidenza del Comitato di verifica per il prossimo anno a Nuno Gracias Fernandes. In occasione della seduta del Consiglio dei governatori il Comitato di verifica ha presentato la propria relazione annuale che sarà opportunamente pubblicata.

    Informazioni generali

    La Banca europea per gli investimenti (BEI) (Gruppo) è l'istituzione finanziaria di lungo termine dell'Unione europea e i suoi azionisti sono gli Stati membri. Finanzia investimenti validi che contribuiscono al conseguimento di obiettivi strategici dell'UE quali competitività, innovazione, sviluppo sostenibile, coesione sociale e territoriale, nonché transizione giusta e rapida verso la neutralità climatica.

    Il Gruppo BEI, che comprende anche il Fondo europeo per gli investimenti (FEI), lo scorso anno ha firmato un totale di 88 miliardi di euro di nuovi finanziamenti. L'impegno di tali somme servirà a finanziare oltre 900 progetti e dovrebbe mobilitare circa 320 miliardi di euro di investimenti a beneficio di 400 000 imprese e 5,4 milioni di posti di lavoro.

    Circa il 90% dei prestiti del Gruppo BEI è utilizzato per finanziare investimenti all'interno dell'UE, mentre il 10% è destinato a progetti nei paesi terzi e alleanze strategiche globali, ad esempio quelle con l'Organizzazione mondiale della sanità e l'UNICEF.

    Tutti i nuovi progetti finanziati dal Gruppo BEI sono conformi all'Accordo di Parigi sul clima e al tempo stesso non sono ammissibili gli investimenti nei combustibili fossili non soggetti ad abbattimento. Il Gruppo BEI è sulla buona strada per onorare gli impegni assunti con la Tabella di marcia della banca per il clima (Climate Bank Roadmap), in particolare quello di supportare 1 000 miliardi di euro di investimenti a favore della sostenibilità climatica e ambientale nel decennio che si concluderà nel 2030. Oltre la metà dei finanziamenti annuali firmati dal Gruppo BEI è destinata a progetti che contribuiscono direttamente alla mitigazione dei cambiamenti climatici o all'adattamento agli stessi e alla salute ambientale; al tempo stesso, quasi la metà dei finanziamenti della BEI all'interno dell'UE è convogliata verso le regioni della coesione, dove il reddito pro capite è inferiore, a chiara dimostrazione dell'impegno della Banca a favore di una crescita equa e della convergenza degli standard di vita.

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